Come fare Team Building

Se ti stai chiedendo come far funzionare al meglio il tuo team, allora sei nel posto giusto! Il teamwork (lavorare in squadra) è una delle competenze necessarie per conseguire successi professionali. Talvolta accade che il proprio gruppo di lavoro non riesca a raggiungere con efficienza ed efficacia gli obiettivi prefissati per mancanza di coesione o per la presenza di conflitti latenti. Cosa fare in questo caso?

1) Riunire il gruppo di lavoro per favorire il dialogo e l’incontro.
2) Definire con chiarezza a tutti gli obiettivi che si intende raggiungere dalla discussione di gruppo (ad. es. migliorare la performance o risolvere un conflitto).
3) Dare parola ad ogni singolo partecipante affinché si senta libero di esprimere la propria opinione in merito.
4) Spiega che ciascuno non verrà mai giudicato personalmente per ciò che dice durante la fase di team building.
5) Se compare un conflitto fai in modo che questo rimanga sull’oggetto della discussione (opinioni divergenti) e non si sposti sulla persona (attaccare l’altro per le sue caratteristiche personali).
5) Utilizza role playing ed esercitazioni per favorire l’allenamento delle competenze come la collaborazione.

Oltre a questi suggerimenti da attuare nel contesto aziendale, è importante favorire un punto di incontro fra le identità personali, oltre che professionali, dei collaboratori. Organizzare aperitivi, cene ed attività insieme fuori dall’orario di lavoro favorisce la coesione e l’unione e rimane fra le più antiche ed insieme efficaci strategie di di team building.

Ora che hai letto questo articolo, sicuramente saprai utilizzare a vantaggio del tuo team questi consigli!

E se desideri l’aiuto di un Team Builder, contattami!

Come progettare un intervento di formazione

La formazione del personale è un processo complesso che richiede le competenze specifiche dei professionisti del settore. Sopratutto al giorno d’oggi, di fronte alla dinamicità dirompente delle nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, la formazione gioca un ruolo importante per favorire l’acquisizione delle nuove competenze richieste dalle aziende. Ogni buon intervento di formazione dev’essere studiato a partire dagli obiettivi stabiliti dall’azienda committente. In una prima fase di macroprogettazione vengono definiti con ordine gli argomenti da esporre in aula, e in una seconda fase di microprogettazione vengono messi a punto la tipologia di strumenti da utilizzare e la modalità didattica (lezioni frontali, business case, project work…). Quando si fa formazione è bene seguire i suggerimenti proposti al fine di coinvolgere e soddisfare il proprio pubblico ed al contempo raggiungere gli obiettivi prefissati.

1) I contenuti che presenti devono seguire un ordine logico.
2) Esponi i concetti alternando la modalità di presentazione (lezione frontale, immagini, video…)
3) Interagisci con il pubblico per aumentarne il coinvolgimento.
4) Utilizza le esercitazioni.
5) Non presentare i contenuti fondamentali dopo pranzo quando l’attenzione cala.
6) Utilizza un linguaggio appropriato al target di riferimento. C’è differenza fra un pubblico costituito da neolaureati di 20 anni ed uno costituito da manager di 50.

Ora probabilmente hai qualche conoscenza in più sugli interventi di formazione!

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Come selezionare la persona giusta per la tua azienda

La selezione del personale è un processo essenziale nella vita di un’azienda o di una startup. Scegliere la persona giusta da inserire nella giusta posizione implica che il datore di lavoro e il selezionatore abbiano bene in mente quali siano le competenze necessarie per ricoprire quel determinato ruolo. Nel caso di un sales specialist per esempio, le competenze relazionali saranno fra i principali elementi di valutazione. In generale oltre a quelle relazionali, sono oggetto di esame le competenze tecniche, gestionali e strategiche. Le ultime due vengono prese in considerazione soprattutto in riferimento ai ruoli di vertice nella gerarchia aziendale. Tuttavia focalizzarsi solamente sulle skills dei candidati è limitante. È necessario considerare anche il livello di motivazione e i bisogni che la persona porta con sé. Se il nostro candidato sales specialist ha ottime competenze adatte al ruolo ma i suoi bisogni si scontrano con ciò che l’azienda può offrirgli, è molto probabile che la sua performance sia inferiore alle aspettative. È il caso in cui, ad esempio, il nostro candidato sia una persona con un forte bisogno di sicurezza che la nostra azienda non riesce a soddisfare con un contratto a tempo determinato. Non è stata precedentemente citata, ma chiaramente anche l’esperienza del candidato è un importante elemento da tenere in considerazione. In questo caso però è bene non cadere nel frequente errore del confondere la performance col potenziale. Non commettere questo errore significa essere consapevoli che quando una persona ha svolto un ottimo lavoro in una posizione diversa da quella che sta per assumere, non è detto che raggiunga una buona performance anche nel nuovo ruolo.

Ora hai qualche indicazione in più per selezionare la persona giusta per la tua azienda o startup!

Se desideri un aiuto per comprendere più approfonditamente il processo di selezione, contattami!

Le competenze dell’intervistatore nella ricerca di mercato

Le interviste e i focus group sono lo strumento cardine nella ricerca di mercato qualitativa. Esse consentono di rilevare in profondità opinioni, preferenze, atteggiamenti e comportamenti delle persone. Per questa loro caratteristica vengono utilizzate anche al di fuori della ricerca di mercato, ad esempio per indagare la percezione dei fenomeni sociali. Generalmente i risultati che emergono dagli strumenti qualitativi vengono impiegati per costruire i questionari da utilizzare nella fase di ricerca quantitativa. Sia i focus group che le interviste devono essere studiate e  preparate attentamente prima di essere condotte. La preparazione implica una corretta definizioni degli aspetti che si intendono indagare e delle domande che saranno formulate. Ed è qui che entrano in gioco le competenze dell’intervistatore.

1) Se stai conducendo un’intervista devi sempre creare un clima di fiducia con l’intervistato, per evitare che quest’ultimo fornisca risposte inattendibili o viziate dal bias della desiderabilità sociale.
2) In quanto intervistatore, devi saper ascoltare. L’ascolto è un’abilità fondamentale che necessita costante allenamento.
3) Devi essere il più neutrale ed oggettivo possibile. Può capitare che l’intervistato chieda il tuo parere o il tuo consenso, ed in quel momento è importante non sbilanciarsi troppo. Un errore di questo tipo potrebbe compromettere i risultati.
4) Mentre conduci l’intervista, non passare mai improvvisamente da un argomento all’altro. Segui sempre il filo logico della conversazione e le parole dell’intervistato.
5) L’intervista ha come obiettivo una conoscenza in profondità. Non dimenticare mai di indagare fino a fondo domandando il perché. (Perché secondo te la confezione dal colore viola non si addice a questi biscotti)?

Con questi piccoli suggerimenti hai qualche base in più per condurre un’intervista o un focus group per la tua ricerca di mercato qualitativa.

Se desideri un aiuto nella costruzione e nella conduzione di interviste e focus group per la tua ricerca di mercato, contattami!

Come costruire un buon questionario per le ricerche di mercato

Se ti stai chiedendo come realizzare un questionario per una ricerca di mercato, allora sei nel posto giusto! Come probabilmente già sai, il questionario è lo strumento principe nella ricerca di mercato quantitativa, mentre le interviste e i focus group lo sono nella ricerca qualitativa. Prima di iniziare a mettere mano alla stesura delle domande, è necessario che tu abbia in mente quali sono i tuoi obiettivi. Se desideri conoscere la frequenza dei comportamenti d’acquisto offline dei tuoi consumatori piuttosto che il loro livello di soddisfazione, è bene che le tue domande indaghino queste aree specifiche e non altre. Generalmente il questionario misura i comportamenti, le opinioni e gli atteggiamenti delle persone utilizzando principalmente domande a risposta chiusa o scale di accordo (Da 1 a 10 quanto sei d’accordo con …). Passiamo ora ai consigli per come scrivere delle buone domande.

1) L’ordine delle domande deve seguire una logica. Non possiamo domandare all’intervistato l’età del figlio se prima non gli chiediamo se è padre.
2) Utilizza la tecnica dell’imbuto: prosegui dal generale al particolare. Si inizia sempre con domande generiche per poi scendere in profondità. Non iniziare mai con domande sensibili all’inizio del questionario!
3) Le domande non devono essere doppie. Ad esempio è errato chiedere: quando è stata l’ultima volta che hai comprato un gelato o una torta?
4) Evitare le doppie negazioni. Ad esempio la frase Non ritengo che questa persona non rispetti i miei diritti contiene una doppia negazione e non è chiara.
5) Le domande devono essere brevi e semplici da comprendere. Evita la lunghezza e la complessità.
6) Evita di utilizzare termini troppo eruditi.

Ora sei pronto a realizzare delle ottime domande per il tuo questionario!

Se desideri ricevere aiuto su come impostare la tua ricerca di mercato o su come costruire un questionario, contattami!

L’arte del Copywriting

Scrivere frasi che si intonino fra di loro e che generino un testo piacevolmente persuasivo è un’arte. Il Copywriting è un’attività molto richiesta per comunicare efficacemente sui social e sul web. Per scrivere un buon testo bisogna prendere in considerazione alcune caratteristiche.
1) La nostra mente ama le frasi semplici.
2) Una scritta in rima ti attira.
3) I copy vividi con immagini 😃 sono migliori di quelli prettamente testuali.
4) I testi che coinvolgono più dimensioni sensoriali 👁👄 sono migliori rispetto a quelli che ne coinvolgono una sola. Da cui l’importanza di utilizzare parole onomatopeiche che abbraccino il senso dell’udito oltre a quello della vista. In particolare le vocali anteriori /i/ ed /e/ insieme alla consonante /l/ sono utilizzate per evocare leggerezza, purezza e luminosità. Le consonanti posteriori /a/ e /o/ insieme alle consonanti occlusive sorde /p/, /t/ e /k/ sono impiegate per evocare forza e potere. Chiaramente questi consigli vanno applicati al caso particolare, rispettando la brand identity e la strategia di comunicazione aziendale.

Ecco un esempio di copy scritto bene per la pubblicità di un gelato:
Una colpa confessata è già in parte perdonata. 🍦😇

Ecco un esempio di copy scritto male sempre per la stessa pubblicità del gelato:
Una colpa ammessa è già in parte perdonata.

Come puoi vedere l’impatto fra i due testi è nettamente diverso. Se vuoi approfondire l’argomento aggiungendo elementi persuasivi ai tuoi messaggi, visita questo articolo.

Ora è giunto il momento per te di iniziare a scrivere ottimi copy! E se vuoi una mano, contattami! 😃

Storytelling: gli ingredienti per una buona storia

Vuoi scoprire le tecniche per raccontare te stesso, il tuo brand e il tuo prodotto in modo tale da coinvolgere ed intrattenere il pubblico? Sei nel posto giusto.
Qualsiasi storia ben formata deve possedere alcuni elementi fondamentali.
1) Un evento iniziale che alteri lo status quo del momento.
2) Un protagonista che si attivi per risolvere il problema compiendo un’azione.
3) La conseguenza positiva o negativa dell’azione del protagonista e la risposta emotiva del soggetto (triste, felice, sorpreso ecc.).
L’azione del protagonista, oltre ad essere finalizzata alla risoluzione del problema, può avere come obiettivo il raggiungimento di un valore.
Immaginiamo che tu voglia vendere un detersivo per lavatrice, ed il tuo target di clientela è costituito principalmente da donne fra i 30 e i 45 anni con figlie. Racconterai una storia in cui compare una protagonista donna e mamma che, assistendo alla crescita della figlia ormai quasi donna (evento iniziale), per lavarle i vestiti decide di acquistare (azione) il detersivo che le ricorda felicemente (risposta emotiva) i tempi della purezza puerile della figlia (valore/risoluzione problema).

Una buona storia, oltre a possedere una struttura efficace, deve utilizzare frasi accoglienti e ad effetto. Scopri come visitando il mio articolo sull’arte del Copywriting.

Se desideri utilizzare lo Storytelling nelle tue strategie comunicative, contattami!